Monika Bulaj, vincitrice del Premio Tomizza

La nona edizione del Premio Tomizza va quest’anno a Monika Bulaj, fotografa, reporter e documentarista polacca, da diversi anni a Trieste.

Il premio, istituito in ricordo dello scrittore Fulvio Tomizza, viene annualmente assegnato dal Lions Club Trieste Europa a una personalità distintasi nell’affermazione degli ideali di mutua comprensione e di pacifica convivenza, con particolare attenzione alle genti dell’area danubiano-balcanica.

Lo ha ricordato stamane nel corso della conferenza stampa, al Caffè San Marco di Trieste, il presidente Paolo Cartagine, alla presenza della stampa, dei soci e della signora Laura Levi Tomizza, moglie dello scrittore.

Premio TomizzaE’ la prima volta che il premio va a una donna. Ed è questa la vera novità di quest’anno, oltre naturalmente al fatto che Monika Bulaj è una grande fotografa.

Un premio, ha ricordato Vittorio Piccoli, ideatore del Premio Tomizza, che non è letterario, ma sociale. Un’iniziativa che, alla sua nascita, voleva essere una sorta di riparazione civica nei confronti dello scrittore Fulvio Tomizza, considerato in passato una sorta di appartenente a una cultura minore.

“Trovo tanta poesia nella fotografia di Monika Bulaj. Una partecipazione diretta, molto umana… Ho riconosciuto nelle immagini la stessa poesia in cui mio marito credeva e che raccontava. Sono uniche, persino geniali” sono state le parole che la signora Tomizza ha voluto porre in evidenza.

Quella di Monika Bulaj è infatti un’intensa attività di ricerca per conoscere e far conoscere mondi, persone, religioni, lingue e culture differenti, dove il rispetto per l’essere umano e la convivenza sono i motori del vivere quotidiano.

Tema centrale dei suoi lavori è l’importanza dell’incontro interpersonale, della condivisione, del confronto fra esseri umani trasposto nella sua fotografia e nelle sue narrazioni.

Il lavoro di Bulaj si inserisce nel solco del grande reportage analitico di Bruce Chatwin e Ryszard Kapuscinski, nel quale lei privilegia il linguaggio diretto della fotografia, accompagnato dal linguaggio delle parole, non semplici didascalie, ma narrazioni loro stesse. Ne è una testimonianza evidente la riedizione del suo libro “Genti di Dio“, da poco in libreria.

Uno sguardo quello di Monika Bulaj oltre la superficie, per cogliere e far vedere senza clamore – lontano da rappresentazioni di maniera, da effetti speciali, da facili sensazionalismi – gli aspetti peculiari di etnie e territori dell’Europa del Mondo.

Il Premio Tomizza sartà consegnato a Monika Bulaj nel corso della Charter Night il 29 giugno 2012 all’Hotel Greif Maria Theresia.